Guerra alla guerra by Matteo Pucciarelli

Guerra alla guerra by Matteo Pucciarelli

autore:Matteo Pucciarelli [Pucciarelli, Matteo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: i Robinson / Letture
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2023-05-15T00:00:00+00:00


29 Stefano Cappellini, Il proiettile bianco e il proiettile nero, l’osceno manifesto della marcia Perugia-Assisi, in «la Repubblica», 22 aprile 2022.

30 Comunicato finale dell’incontro che ha fondato la Tavola della pace, 13 gennaio 1996.

6.

Pace partigiana

Anpi, Bruno Segre e il Centro studi Sereno Regis. Resistenza contro la guerra

La Casa della Memoria di Milano è un edificio quadrato nel cuore della città nuova fatta di palazzi vetrati e grattacieli che stanno cambiano lo skyline della metropoli. Entrando, sulla sinistra si trova un monumento di vecchia data: ci sono centinaia di fotografie formato tessera di partigiani e una corona di fiori ai piedi. «Nel vostro nome nel vostro ricordo continueremo la lotta per la pace, il progresso l’indipendenza», questa la frase scritta in mezzo a quelle foto in bianco e nero. Pochi giorni prima del 25 aprile ero andato a ritirare la tessera dell’Anpi del 2022 e osservando i vari volti di quei giovani di allora, e poi quell’impegno così assertivo, ero rimasto colpito che per prima cosa, come prima «lotta» in memoria dei caduti per la libertà, fosse stata enunciata quella per la pace.

Ma i partigiani, fucili in spalla, con i loro attentati dinamitardi contro le truppe di occupazione nazifasciste, quei giovani che nel 1945 ripresero possesso delle città italiane grazie alle azioni di sabotaggio e di guerriglia, possono mai essere definiti dei pacifisti? E l’organizzazione principale che dal dopoguerra li ha radunati per commemorare anno dopo anno la Liberazione e poi assumerne l’eredità storica e ideale, cioè l’Anpi, ha la coerenza necessaria per esibire il vessillo della pace?

Il dilemma che viene continuamente riproposto è: un pacifista può mai imbracciare un’arma e sparare verso dei suoi simili, seppur nemici? Per molti c’è già una risposta pronta e facile, ed è no. L’argomento per addetti ai lavori, e che in realtà è stato già ampiamente affrontato e chiarito da molto tempo, a un certo punto, dopo l’inizio della guerra in Ucraina, riempie le pagine dei quotidiani italiani. Più che un confronto ragionato e un’analisi che tenga conto dei diversi contesti storici e politici, è stato però un processo per direttissima: se l’Anpi si dichiara pacifista oggi è perché, sotto sotto, parteggia per la Russia. Un’ipocrisia, quindi: nascondersi dietro la bandiera arcobaleno per non dire tutta la verità. Sulla prima pagina del «Corriere della Sera» l’acronimo viene cambiato, da una firma di peso quale è Massimo Gramellini, in «Associazione nazionale putiniani d’Italia»31 (curiosamente, l’autore qualche giorno prima, in televisione, aveva raccontato commosso un post su Facebook di un comandante neonazista in battaglia contro i russi; il senso era: si può essere pure dei nazisti sanguinari, ma c’è del buono in ognuno di noi).

A far scoppiare lo scandalo era stato ad esempio il manifesto ufficiale dell’Anpi per il 25 aprile, un disegno di Alice Milani: una piazza di paese con bambini, adulti e persone anziane in cerchio, con i gessetti bianchi e la scritta per terra, «l’Italia ripudia la guerra». Affacciata da una finestra sopra di loro, una ragazza osservava la bandiera della pace appesa.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.